“Il mio male, il mio alter ego”, sola nel mondo contro la solitudine
Anche oggi tutto è vuoto intorno a me
Sola contro la mia solitudine in un mondo che è caos
Sulla tela dei miei sentimenti
ho dipinto le atrocità cerebrali che patisco
Sono questo essere moribondo accanto
ai miei
Ormai compagna della crudeltà
E non oso lamentarmi dei begli oltraggi che ricevo
Nella sorte dei miei mali scorre il disprezzo
Mondo alla deriva sotto i miei piedi irritati
Vita incolore da quando l’operatore sanitario mi ha annunciato l’origine di questa sordida malattia
Patologia che per lustri ha germogliato silenziosa in me
Malattia di Alexander, morbo di Alzheimer
Non sono più sola, ormai ho un amico fedele senza peraltro volerlo
Con tutte le mie forze ho cercato di distruggerlo ma me n’è mancata la forza
Non sono vecchia ma sono stata imprigionata in un corpo malato
Il mio organismo non è altro che un’esibizione
L’ora è alla deriva
Dovrò mettere in valigia le mie emozioni
Presto i miei sentimenti si alzeranno in volo.
I miei momenti bui si riducono all’illusione
Mia sorella invece di tranquillizzarmi mi condanna con veemenza
Quanto a mio fratello continua a offrirmi calmanti senza effetto.
Mia madre ha perso ogni slancio del cuore
Mio padre, lui rifugge la mia presenza
Sono preda allettante di paranoici
a lungo vittima e complice dei miei difetti mentali
Un funerale di lacrime è la mia vita
perché ospito un demone nella testa
un corpo fragile al funerale delle mie pene
Il giudizio sociale sta rapidamente alimentando le mie paure
Alla fine delle forze tutto il mio essere è consumato
Alla fine del dolore la mia anima muore
L’ora è alla deriva
Dovrò mettere in valigia le mie emozioni
Troppo spesso è nei vostri sguardi umilianti
che incontro il demone che mi perseguita
Se i vostri occhi mi giudicano, io mi denigro
Vado nel panico, quando le vostre preoccupazioni si fanno allarmanti
Ciò che invoco senza osare dirlo a parole
è il vostro conforto silenzioso
Una mano che accarezzi senza agitare le acque
Parole che motivino i miei desideri più sfrenati
Una presenza che possa scaldare i miei sudori freddi.
Capite che il mio male mi fa impazzire
quando quelli intorno a me mi compiangono
che preferisco i vostri silenzi
quando questa patologia distrugge la mia tranquillità
Anche se sarà necessario mettere in valigia le mie emozioni
Presto i miei sentimenti si alzeranno in volo.
La mia notte non durerà per sempre
e se sarà il caso troverò il sole di mezzanotte nel cielo scuro
Il mio dolore, alla fine, lo dominerò
Fin d’ora devo digerirlo,
sostenerlo, coccolarlo in modo che alla fine io riesca a sposarlo.
Vorrei che un giorno il vostro supporto potesse sostituire le mie medicine
che le vostre attenzioni servissero a prevenire le mie crisi incessanti
Dipendere infine dalla vostra tenerezza piuttosto che da queste interminabili iniezioni.
Presto i miei sentimenti si alzeranno in volo.
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[Traduzione di Maria Luisa Vezzali]
Su gentile concessione dell’autrice
Seconda classificata al concorso “Mots Fous“, Lomé (Togo), 18/2/2023
Studentessa laureanda in Lettere moderne, Crystal (nome d’arte di Pana Magnoudéwa) ama il palcoscenico, motivo per cui la sua passione per lo Slam è diventata un’ossessione. La sua prima performance è avvenuta all’interno del club letterario dell’Università di Lomé e in seguito si è esibita all’Istituto francese della stessa città. Ha partecipato a due laboratori di scrittura: il Festival Slam Nana Benz, organizzato dal collettivo Slam Is Love nel luglio 2019, e le Vacances Slam nell’agosto 2019.
Ha rappresentato il proprio Paese in occasione di un festival organizzato a Niamey da Plume du Sahel e Arts Pluriels nel novembre 2019. Recentemente è stata invitata al Festival Saisons Contées, che si è tenuto nell’agosto 2021 a Blitta.
Nell’ambito di questo festival ha dedicato il suo testo alle persone che soffrono di patologie mentali. Nei suoi versi dipinge le emozioni che può provare un malato, il dolore che abbraccia ogni giorno.
Ci ha detto che la sua intenzione “è soprattutto sottolineare l’influenza del mondo esterno sulla salute mentale. Tutti possono contribuire alla guarigione di una persona che manifesta disturbi mentali cercando di ascoltare i suoi desideri, invece di voler sempre prendere decisioni al suo posto. Il mio testo è un invito a frequentare un malato di mente, augurandosi che lo sguardo che il mondo gli rivolge possa cambiare e diventare qualcosa di diverso dalla pietà“.