poesia ruandese

“Il giorno in cui guarirò”, la strada del ritorno dalla malattia mentale

Una poesia tutta coniugata al futuro, il tempo della speranza e della vita che verrà. Una vita che il nostro autore ruandese desidera fortemente libera dall’ansia e dalla depressione. Proiettarsi nel futuro significa pensarsi guarito e impegnato a diffondere consapevolezza sull’importanza della salute mentale. E guarire significa riuscire a prendere in mano una penna e scrivere, tornare nel villaggio dell’infanzia e dire a tutti gli uomini che, sì, anche loro possono piangere e condividere la loro sofferenza. E, infine, significa scrivere su tutti i muri la parola “resilienza”.

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“Crisi di mezzanotte”, per correre al riparo sotto il tetto del trauma

Le giornate si susseguono in una condizione di solitudine; la voce narrante racconta di essere lontana dalla famiglia e senza accesso ai mezzi di comunicazione. Osserva una foto di sé, una versione smagliante e piena di entusiasmo, ben lontana dalla percezione di quel momento. Da questa osservazione scaturisce un dialogo con il proprio io, alla ricerca dell’identità, della storia personale e famigliare; infine, di un senso di appartenenza. E così la mente va ai genitori, alla vita della nonna e ai traumi, individuali e intergenerazionali, un grande “ciclo di vita senza equilibrio” al quale cerchiamo di dare senso.

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“Lasciata senza” nella caverna immaginaria della depressione

Akimana Divine è una poetessa ruandese, sostenitrice della cura della salute mentale e attivista per i diritti umani. I suoi lavori sono stati pubblicati in numerose riviste e antologie. Il testo che pubblichiamo – “Lasciata senza” – ci porta in quell’immaginaria cava (come lei la presenta) che è la depressione: un luogo buio dove chi ne soffre si ritrova senza nulla tranne i propri fantasmi e le proprie paure. Divine ha vissuto periodi duri, prima come giovane ragazza bullizzata per il suo peso e poi come madre single abbandonata dal padre del suo bambino. La poesia è stata il conforto a tali esperienze dolorose e scrivere è stato per lei un modo per lottare contro il suo malessere.

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