diritti dei disabili

Africa, parasport e disabilità: riflessioni a margine di Tokyo 2020

Ai Giochi Paralimpici di Tokyo – che si sono conclusi il 5 settembre scorso – i 41 Paesi africani partecipanti non hanno certo brillato. Solo 10 nazioni hanno raggiunto il podio, conquistando 63 medaglie complessive (36 in meno rispetto a Rio 2016). Le ultime Paralimpiadi offrono lo spunto per una riflessione sulla poca importanza attribuita dal Continente africano ai parasport, laddove questi rappresentano invece un potente strumento di integrazione e inclusione dei disabili tanto all’interno delle proprie società di appartenenza che a un più ampio livello globale.

Africa e diritti dei disabili, una promessa giuridica mancata

L’approvazione, nel 2018, del Protocollo sui diritti delle persone con disabilità addizionale alla Carta Africana dei diritti umani e dei popoli, è stata accolta da più parti con grande plauso, nella convinzione che il nuovo strumento giuridico regionale avrebbe determinato la tutela effettiva dei diritti umani degli 80 milioni di disabili africani. A distanza di quasi 3 anni, il Protocollo non è però ancora entrato in vigore. Gli Stati non sono quindi vincolati dagli obblighi in esso contenuti. E la vita delle persone africane con disabilità continua a essere costellata da gravi discriminazioni e abusi.

Giustizia “disabile”, il tortuoso cammino per l’esercizio dei diritti

L’art. 13 della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità sancisce espressamente – per la prima volta sul piano internazionale – il diritto di “accesso alla giustizia”. Nonostante il tenore della norma sia chiaro e puntuale, i portatori di handicap continuano ad affrontare sfide quotidiane per riuscire a far valere le proprie istanze. I sistemi giudiziari presentano, infatti, significative barriere che alimentano discriminazioni e diseguaglianza. Al fine di abbattere tali ostacoli, lo scorso 28 agosto, sono stati pubblicati “The International Principles and Guidelines on Access to Justice”.

Assistenza ai disabili, un panorama di criticità e discriminazioni

La L. 328/2000 ha introdotto nell’ambito dell’ordinamento giuridico italiano il cosiddetto “Progetto individuale per la persona disabile”. Si tratta di uno strumento volto a consentire la piena integrazione scolastica, lavorativa, sociale e familiare del disabile sia italiano che straniero. A distanza di vent’anni le istituzioni italiane hanno però ancora enormi difficoltà nella predisposizione e nell’attuazione dei progetti individuali, soprattutto con riguardo ai disabili migranti. OGV ne ha parlato con Vincenzo Falabella, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap.