arte

Arteterapia per superare traumi. I casi RDC, Sierra Leone, Ruanda

In contesti volatili quali la regione del Nord Kivu, il Ruanda post-genocidio o la Sierra Leone, l’arte è stata impiegata da specialisti e operatori umanitari per trattare diverse condizioni di natura psichica. In molte zone del continente africano le persone affette da patologie mentali mancano di un supporto terapeutico effettivo. Questi individui rimangono soli nell’affrontare la malattia e costretti a combattere contro lo stigma giorno dopo giorno. È tuttavia provato come l’arteterapia possa supportare il trattamento di stress post-traumatico, depressione o nevrosi e sia da considerarsi un alleato valido durante il processo di guarigione.

Leggi di più

Tender Arts Nigeria: musica, teatro, pittura nelle corsie di ospedali

TAN nasce nel 2013 con l’obiettivo di promuovere l’arte in tutte le sue forme all’interno delle strutture sanitarie in Nigeria e in altri Paesi africani. Offre diverse attività, dalla pittura alla musica, dai murales al teatro, con lo scopo di migliorare le interazioni sociali, ridurre lo stress e portare un po’ di colore all’interno delle strutture ospedaliere. Attraverso l’arte, i pazienti riescono ad esprimersi senza dover ricorrere alla parola. Ad oggi, più di 15.000 persone hanno avuto l’opportunità di partecipare ai vari progetti che vengono proposti e adattati su misura per ogni paziente. Kunle Adewale, fondatore di questa impresa sociale ci ha raccontato delle loro attività e delle difficoltà che devono affrontare.

Leggi di più

Nobukho Nqaba e le performance dell’impermanenza e del viaggio

Quando si parla di migrazione non c’è nulla di certo, a volte neanche quando si arriverà e per quanto tempo ci si fermerà. L’arte di Nobukho Nqaba ci porta a questo: storie, visionarie o reali, di ciò che è transeunte, destinato a finire. Lei è nata in Sudafrica, a Butterworth, piccola cittadina rurale nella provincia di Eastern Cape. Ma già dall’età di sei anni, per vicende familiari, ha cominciato a sperimentare la migrazione interna. In questa intervista ci racconta cosa esprime attraverso performance – spesso con le famose “Ghana Must Go Home” – che la vedono quasi sempre anche all’interno della scena sperimentando ricerca di identità, solitudine, alterità.

Leggi di più