“Le ferite delle fratture interiori”, la guarigione che diventa miraggio

A volte, ti svegli e apri gli occhi sulla tua ferita
Ti aspetta come un servitore con il padrone
Rimane in agguato
Ricalca le tue orme
La sua presenza puzza di giorni dolorosi e ricordi amari

A volte ti svegli paralizzata
Quel tipo di intorpidimento che si insinua profondamente nelle tue emozioni
Quello che fa scendere le lacrime senza che te ne accorga
Quello che ti strappa il cuore e butta la tua autostima fuori dalla finestra, nel canale di scolo

A volte ti svegli e non ricordi come ti chiami
Ti guardi allo specchio e vedi un’estranea
Poni domande a cui lei non ha risposta
Canti canzoni di cui non conosci le parole
Senti voci che non riconosci
Vivi a malapena

A volte, ti svegli e apri gli occhi sulla guarigione
Un tipo di guarigione senza nome
Il tuo io interiore non può permettersela
Eppure la ragazza della porta accanto te la ficca in gola e ti chiude la bocca per non farti vomitare
Quel tipo di guarigione che qualcuno ti sbatte in faccia
Quel tipo di guarigione che ti fa piangere finché non svieni
Quel tipo di guarigione che ti fa desiderare di addormentarti e non svegliarti più
Quella guarigione così rassicurante da non essere che un miraggio

A volte apri gli occhi sulle persone che ti vogliono bene
Il loro affetto è come la brezza che ti avvolge quando esci di casa eppure non riesci ad accettarlo
Non riesci ad accettarlo perché non hai più un cuore e l’amore non ha alcun significato per te
Non riesci ad accettarlo perché, come con quelli che ci sono già stati, un giorno ti sveglieresti e loro non sarebbero più qui
Metterebbero in valigia il loro affetto e ti lascerebbero proprio mentre li stai sognando
Lasciano tracce di ricordi dappertutto
Lasciano pezzi di sé
Lasciano impronte
Ti lasciano
A volte, a volte…

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Su gentile concessione dell’autrice

Traduzione di Gaia Resta

Link all’originale

Afia Amoaa Oppong-Kwakye

Afia Amoaa Oppong-Kwakye è un’autrice ghanese. Ha iniziato da bambina a mettere su carta le sue emozioni e tutto ciò che le era di ispirazione.
Ha scritto il chapbook “Letters to Jey”, è portavoce del progetto Girl-Child, e influencer del Fondo delle Nazioni Unite per le Popolazioni per conto della National Youth Authority del Ghana.

Le sue poesie si concentrano soprattuto sull’empowerment delle donne e sulla salute mentale; una selezione dei suoi lavori più rilevanti sono stati scelti per i progetti Ehalakasa Ghana e AfroWomen Poetry (con traduzione e sottotitoli in italiano).

Ama i romanzi, il buon cibo e suo marito; è fermamente convinta che le parole gentili possano portare più colore nel mondo.

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