“Bollettino dal reparto C”, le parole ferite in una stanza d’ospedale
Questo testo di Sarah Lubala è una voce. Una voce che ci parla e legge un bollettino da un reparto psichiatrico. In un atmosfera surreale, di sogno, le immagini scorrono rapide davanti a noi come istantanee: un uccello morto, i corridoi rumorosi, una compagna di stanza con una lametta… Queste immagini si confondono con ricordi lontani che emergono improvvisi fino a prendere il sopravvento e lasciare spazio al trauma individuale e intergenerazionale. Nel frattempo, le lenzuola di lino “trascorrono l’estate alla finestra”: è la speranza, l’attesa della vita “là fuori” fatta di accettazione e guarigione.
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