Migrazioni e salute mentale: dal viaggio, alla costrizione, al rifiuto
“Le motivazioni della partenza, il viaggio, l’arrivo in luoghi che spesso respingono anziché accogliere, possono creare nel migrante disagi mentali e traumi. Nascosti o visibili, ma sempre insidiosi e che non riguardano solo la vita della singola persona. Tali disagi, infatti, influenzano il suo rapporto con la comunità. E viceversa. È da questa comunità, dal suo approccio con chi arriva nel nostro Paese – compresa la capacità di prendersene cura – che dipendono integrazione, serenità nelle relazioni con l’altro, fiducia reciproca”.
Queste le parole di Antonella Sinopoli, direttrice di Voci Globali che riassumono significativamente la conferenza tenuta a Padova il 9 ottobre 2021 presso la Sala Anziani del Municipio. Nel seguito la registrazione video dell’evento.
Saluto istituzionale:
Francesca Benciolini, Assessora alla Pace, Diritti Umani e Cooperazione Internazionale.
Relatori:
Alberto Barbieri, psicoterapeuta, direttore centro clinico Psyché c/o MEDU Medici per i Diritti Umani;
Don Gianromano Gnesotto, giornalista, docente, direttore Migrantes Diocesana di Padova;
Valentina Zambon, etnopsicologa presso Orizzonti Cooperativa Sociale di Padova.
Modera:
Antonella Sinopoli, giornalista, direttrice della testata Voci Globali e coordinatrice del progetto One Global Voice.
In conclusione: reading di poeti africani sul tema della salute mentale: Letizia Kasala, George Mekolle.
“Voglio umanità“, della poetessa ugandese Mercy Geno Apachi, interpretata da Letizia Kasala:
“Sono un rifugiato nella mia mente“, del poeta ugandese Alex Kitaka, interpretata da George Mekolle: