L’ordinario della follia in Africa, un lavoro storico antropologico
L’ultimo numero della rivista Politique Africaine è dedicato alla ricerca sull’ordinario della follia in Africa. Si intitola, appunto, L’ordinaire de la folie.
Il dossier descrive – da una prospettiva storica e antropologica – le varie rappresentazioni attraverso le quali i disturbi mentali vengono percepiti sul continente africano e qual è – e quale è stato in epoca coloniale – il tipo di approccio medico e sociale. Focus su Senegal, Ghana e Madagascar. One Global Voice ha intervistato lo storico e curatore del dossier, Romain Tiquet, che ha lavorato con l’antropologa Gina Aït Mehdi.
Lo studioso racconta del rapporto con la follia in epoca coloniale e in epoca moderna. Dei criteri dal punto di vista medico e sociale e delle forti carenze a livello di strutture comparando Paesi, come il Ghana, che stanno impegnando più risorse nella cura dei malati mentali e il Senegal che era all’avanguardia negli anni Sessanta ma dove ora il settore psichiatrico sembra avere molte lacune.
Il lavoro contiene gli interventi di Veronique Petit, Papa Mamadou Diagne e Anne M. Lovell sul Senegal, Raphaël Gallien e Olivia Legrip-Randriambelo sul Madagascar, Nana Osei Quarshie e Cecilia Draicchio sul Ghana.
Previsto un ulteriore lavoro di analisi su altri Paesi del continente.