Liberia, report sull’attuazione della Convenzione ONU sui disabili
La Liberia ha ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (CRPD) il 26 luglio 2012. Non è parte ai Protocolli addizionali.
Dal primo report sullo stato di implementazione della CRPD – inviato al relativo Comitato il 1° ottobre 2019, ben 5 anni dopo l’originaria scadenza – è possibile anzitutto ricavare la normativa vigente nel Paese in materia di disabilità. Un dato questo di notevole importanza considerando gli ostacoli che di solito si incontrano nel reperire le fonti giuridiche degli Stati africani.
Da quel che si evince dal report, il Paese non ha ancora adottato né una Legge speciale sulle persone disabili né una definizione propria di “disabilità”, utilizzando quando necessario quella dell’OMS e della stessa CRPD. Peraltro, non si conosce il numero di disabili presenti sul territorio nazionale, visto che l’ultimo censimento è stato effettuato nel 2008.
Sotto il profilo amministrativo, sono state intraprese diverse misure al fine di meglio comprendere e affrontare le questioni inerenti alla disabilità. Nel 2005, è stata istituita la Commissione per le persone disabili. Mentre nel 2015, è nato il ministero del Genere, dell’Infanzia e della Protezione Sociale, con una sezione dedicata alla disabilità
La Liberia ha inoltre previsto aiuti economici per i disabili e avviato workshop tematici in tutto il Paese per raccogliere informazioni anche e soprattutto dai diretti interessati.
L’assenza di un quadro normativo specifico teso a tutelare i diritti dei disabili è dovuto, in particolare, al lungo conflitto armato interno scoppiato nel 1989 e conclusosi 14 anni dopo con la firma – il 18 agosto 2003 – del Comprehensive Peace Agreement (CPA), che ha portato, nel 2005, alla creazione di un Governo eletto democraticamente.
Ancora oggi, la Liberia si trova a dover fronteggiare le conseguenze della guerra civile, tra cui: povertà pervasiva, alti tassi di analfabetismo e disoccupazione. Il Paese non è in grado di garantire, in generale, l’accesso ai servizi essenziali (elettricità, acqua potabile), sociali e sanitari. In questo contesto assai complesso si collocano le sfide delle persone con disabilità per il riconoscimento e l’esercizio dei propri diritti.
Nelle conclusioni del documento, la Liberia riconosce la necessità di compiere uno sforzo importante per far sì che venga garantito ai disabili il più alto livello di inclusione in tutti gli ambiti della vita, compresa la partecipazione ai processi decisionali che li riguardano.
(Il report sulla Liberia è disponibile in: inglese, spagnolo, russo)