Autore: Tiziana Carmelitano

Giustizia “disabile”, il tortuoso cammino per l’esercizio dei diritti

L’art. 13 della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità sancisce espressamente – per la prima volta sul piano internazionale – il diritto di “accesso alla giustizia”. Nonostante il tenore della norma sia chiaro e puntuale, i portatori di handicap continuano ad affrontare sfide quotidiane per riuscire a far valere le proprie istanze. I sistemi giudiziari presentano, infatti, significative barriere che alimentano discriminazioni e diseguaglianza. Al fine di abbattere tali ostacoli, lo scorso 28 agosto, sono stati pubblicati “The International Principles and Guidelines on Access to Justice”.

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Assistenza ai disabili, un panorama di criticità e discriminazioni

La L. 328/2000 ha introdotto nell’ambito dell’ordinamento giuridico italiano il cosiddetto “Progetto individuale per la persona disabile”. Si tratta di uno strumento volto a consentire la piena integrazione scolastica, lavorativa, sociale e familiare del disabile sia italiano che straniero. A distanza di vent’anni le istituzioni italiane hanno però ancora enormi difficoltà nella predisposizione e nell’attuazione dei progetti individuali, soprattutto con riguardo ai disabili migranti. OGV ne ha parlato con Vincenzo Falabella, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap.

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Diritti dei disabili, storia di una Convenzione internazionale

La Convenzione sui diritti delle persone con disabilità – entrata in vigore il 3 maggio 2008 – rappresenta il primo strumento giuridico a vocazione universale teso a garantire e promuovere il pieno ed equo godimento dei diritti umani e delle libertà fondamentali da parte dei disabili. Segna, inoltre, il definitivo superamento del paradigma medico nella trattazione della disabilità e l’affermazione di quello sociale. Nonostante 181 Paesi ne siano parte, in diverse aree del mondo permangono barriere economiche, politiche e culturali, che impediscono ai portatori di disabilità una vita “normale”.

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