Gli sconosciuti mi hanno detto:
Immagina di raccogliere tutto il tuo coraggio e di venire da me
Da me, una ragazza qualunque seduta da sola a mensa
Da me, quella signora apparantemente molto occupata con una tazza di caffè fumante al bar
Da me, quell’adolescente piena di arie, assediata dagli ammiratori, l’invidia di tutte
Immagina di venire da me e dirmi “ciao”
Immagina di raccogliere tutta la tua empatia e di venire da me
Da me, l’anziana signora che vende verdure a poco prezzo sul sentiero
Da me, il bambino infreddolito sul marciapiede, al buio
Da me, il tipico giovane disoccupato che spazza le strade della città
Immagina di venire da me e recitare una preghiera insieme
Ascolta,
A volte non voglio i tuoi spiccioli
Voglio un amico e un fazzoletto
Voglio un senso d’appartenenza
Voglio amore e attenzione
Voglio che qualcuno ascolti il mio cuore sofferente
Voglio qualcuno che mi offra conforto con una pacca sulla spalla
Voglio un sorriso affettuoso
Voglio che tu mi dica che andrà tutto bene
Voglio condividere con te le storie delle mie battaglie perse e delle mie ricerche fortunate
Voglio che al mio dolore venga offerta una spalla per piangere, anche se solo per un po’
Voglio autenticità, non disprezzo per la mia situazione
Voglio parole di speranza
Voglio le piccole cose che tu ti vergogni di fare
Voglio UMANITÀ!
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[Traduzione di Gaia Resta]
Link alla poesia in lingua originale
Su gentile concessione dell’autrice
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Nel 2019 ha scritto la sua prima opera teatrale “Ojwiny” nell’ambito del laboratorio per artisti esordienti della Tebere Foundation per il quale era stata selezionata. Con il gruppo di poeti Echo Minds si è esibita all’Uganda National Theatre in “She 4 She” sulle sofferenze delle donne, e al Goethe Zentrum in Germania in “We Silently Hurt” sulla depressione. Sempre in veste di poetessa, è presente sulle piattaforme Kwivuga, Ntebeza, Stubbon poetry, Ink-liners, Native voices, She is Hip Hop. Inoltre, è stata coordinatrice di laboratori nell’ambito della Human Rights Conference nel 2019.