Giornalista, scrittore, docente presso il Master in Diritto delle Migrazioni di Bergamo, padre Gianromano Gnesotto è un esperto di politiche migratorie ma anche una figura importante nell’opera pastorale della Fondazione Migrantes di cui per anni è stato direttore nazionale. Oggi ha assunto l’incarico a Padova.
In questa intervista analizziamo la tematica dal punto di vista delle azioni concrete e delle narrazioni da ribaltare per riuscire a passare dall’escludente “extra” (extra-comunitario) e dal “multi” (multiculturale, multireligioso…), che di fatto rappresenta già da tempo la realtà, all’uso del prefisso “inter” (interreligioso, intercomunitario…).
Gianromano Gnesotto ci ricorda anche le rivendicazioni perché fossero riconosciuti i diritti dei migranti italiani all’estero e quanto queste rivendicazioni e questi diritti, sacrosanti per tutti gli esseri umani, debbano essere riconosciuti anche ai migranti che oggi arrivano in Europa e in Italia. Solo così si potranno evitare situazioni di disagio, tensioni e discriminazioni.
Intanto, un dato su cui riflettere: il numero di stranieri residenti in Italia oggi, è pari a quello degli italiani che sono andati a vivere all’estero.