Il matematico non dice di esser folle
Dice piuttosto di aver perso il suo dominio di definizione
Il giurista non pattuisce di esser folle
Dice piuttosto di esser colpito da disturbi mentali che provocano un’alienazione parziale
O totale della sua attività psichica
Il poeta slam, attraverso le sue parole potenti, le sue parole correnti, le sue parole che parlano
Dei mali non dice di esser folle ma che l’interessato soffre piuttosto di
Problemi di disturbi mentali
Sa dove posizionare le parole per guarire da questi mali
Poiché sa che chi non saprà conoscere il valore delle parole
Non saprà conoscere il valore degli uomini
E se la porta più vicina all’uomo è l’uomo
E se è l’uomo che crea l’uomo e che diviene uomo
L’uomo che considera folle l’altro uomo, non è lui un folle?
L’uomo che ammira il filosofo Diogene detto il Cinico, che in pieno giorno
Cerca con la sua lanterna l’uomo ideale, è un folle?
Uhm! Di fronte al folle, l’uomo che si proclama l’essere ideale se ne frega!
Eppure siamo tutti dei folli a livelli diversi!
Quali sono quindi le cause della follia?
Nessuno può rispondere a una domanda così ampia e complessa
Ho fatto questa domanda al medico a capo di uno dei nostri più grandi manicomi
Perché le persone perdono la ragione?
Malgrado le sue distinzioni onorifiche per il lavoro svolto sulla follia, mi ha confessato
Francamente che non ne aveva idea. Malgrado tutto mi ha detto così:
Ho qui una paziente che ha avuto un matrimonio tragico; desiderava la tenerezza
La sensualità, dei figli, una posizione sociale
Ma la vita ha infranto le sue speranze
Il marito non poteva sostenerla, allora si rifiutava persino di mangiare con
Lei e la obbligava a servirlo nella sua stanza al primo piano
Abbandonata, disprezzata, senza figli, senza relazione; è divenuta folle
E nella sua immaginazione era divorziata e aveva ripreso il suo nome da ragazza
Adesso si crede sposata con un Lord inglese e insiste affinché
La si chiami
Lady Smith
Inoltre, crede di mettere al mondo un figlio ogni notte
Quando mi vede, afferma: Dottore, stanotte ho avuto un bebè
Signore e signori, miei fratelli e mie sorelle, vedete, sugli scogli della sua
Realtà la vita aveva infranto i suoi sogni, ma sulle isole soleggiate e
Fiabesche della sua follia tutte le barche arrivano tranquillamente al porto
Orbene, se degli esseri sono capaci di diventare folli per appagare una tale aspirazione,
Pensate ai miracoli che potremmo compiere rendendo giustizia ai
Meriti di coloro che ci circondano
Abbiamo bisogno di un po’ più che di noi stessi
Amiamo meglio con il cuore di un bambino
Viviamo meglio con la testa di un folle
Il folle che io chiamo paziente può somministrarsi la cura mentale lui stesso
Placando lo spirito quando è agitato,
Risvegliando i sentimenti di gioia, speranza, fiducia e amore.
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Testo di Kagni Edmond Avla in arte Edmond Le Price Parolier, partecipante al concorso “Mots Fous”, Lomé (Togo), 18/2/2023
[Su gentile concessione dell’autore]
Traduzione di Giovanna Molinelli
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